IL LAP, nella sezione Basilicata Terra d’Arte, col dare informazioni agli artisti sulle specificità del territorio, intende sollecitare la loro curiosità e invitarli ad avvicinarsi al progetto e a parteciparvi, nella logica del laboratorio diffuso, contribuendo ad arricchire con interventi d’arte contemporanea questa regione che vuol parlare i linguaggi del presente e guardare al futuro.
La Basilicata è terra di intrecci di culture, quelle autoctone, come la cultura lucana, e quelle provenienti da altre terre, che comunque hanno la loro culla nel Mediterraneo, la greca e la latina, ma anche quella araba e, in tempi più recenti, quella albanese. A questo intreccio di culture, la Basilicata deve il suo profilo culturale complesso e articolato, il suo fascino di terra ricca di rilevanze archeologiche che ne attestano l'antico passato, conservate nei siti di origine, come, ad esempio, Vaglio, Metaponto e Grumento, o nei numerosi musei archeologici nazionali e provinciali. I castelli di Melfi, Lagopesole, Brienza, Venosa, Valsinni, i palazzi gentilizi che segnano i centri storici di tanti Comuni, le cattedrali e i santuari (questi ultimi nel numero ragguardevole di 75), le chiese basiliane, tutte strutture ricche del loro patrimonio architettonico, ma anche di pitture e sculture, diffuse su tutto il territorio della Basilicata, segnano la storia di una cultura dominante nelle diverse fasi storiche, ben connessa con la storia europea e non priva di figure di spicco. Orazio, Gesualdo da Venosa, Luigi Tansillo, Isabella Morra, il Pietrafesa, i numerosi politici, economisti e poeti del Settecento e dell'Ottocento rivoluzionario e liberale, gli eroi del Risorgimento, per citarne alcuni, sono parte di una tradizione colta che ha anche un suo volto popolare interessante, per il patrimonio di dialetti e saperi antichissimi che vanno dalla vita quotidiana in tutti i suoi aspetti, in particolare l'enogastronomia, alla religione, sintesi di riti autoctoni e di riti cristiani, dalla medicina, di fatto più vicina alla magia, alla meteorologia basata sull'osservazione diretta dei fenomeni naturali, ma anche la politica, interpretata con il metro di una civiltà sostanzialmente subalterna e spesso attraversata da tensioni sociali. Un territorio, dunque, la Basilicata, in cui è possibile trovare forti riferimenti culturali, ma che ha anche sposato nel tempo la prospettiva del futuro, sia affrontando l'esperienza della grande fabbrica, con la Fiat di Melfi, che ha rivoluzionato tempi e ritmi della vita tradizionale lucana, e la sfida del petrolio con le estrazioni in Val d'Agri e a Corleto Perticara, sia affiancando al suo patrimonio storico i segni di un’attenzione all'arte contemporanea e ai suoi linguaggi. La Basilicata, da sempre terra di incroci culturali, è anche terra di solidarietà ed accoglienza, ha dato vita, infatti, a Scanzano e Sant'Arcangelo, alla Fondazione Città della Pace, ideata dal Premio Nobel Betty Williams e sostenuta dalla Regione Basilicata. La Collezione Berlingieri a San Basilio, Arte Pollino, con opere degli artisti Anish Kapoor, Anni Rapinoja, Carsten Holler, Claudia Losi, Giuseppe Penone, Nils-Udo, A cielo aperto promosso dall’ Associazione Vincenzo DeLuca, laboratorio d'arte contemporanea a Latronico, che ha coinvolto artisti come Elisa Laraia, Michele Giangrande, Pasquale Campanella, Giuseppe Teofilo, 4 edizioni del Festival città delle 100 Scale ed Arte in Transito promossi dall’Associazione Basilicata 1799 che ha visto la presenza di Studio Azzurro, Bianco e Valente, Daniel Buren, Marc Augè , Mario Perniola, Franco Purini, Massimo Cacciari; il Museo d'Arte Contemporanea di Matera MUSMA, la Galleria Opera Arte e Arti, la Fondazione SoutHeritage a Matera, sono il segno di una scelta, compiuta con consapevolezza dalle nuove generazioni lucane, aperte al mondo artistico internazionale e ai linguaggi del contemporaneo, per un futuro che dia la giusta collocazione all'arte, come motore di progresso culturale ed economico. L'invito che il LAP Laboratorio di Arte Pubblica rivolge agli artisti è quello di visitare la Basilicata e di trarre ispirazione dalla sua natura, dalle sue città, dalle sue fabbriche, dai suoi monumenti, dai suoi abitanti.